Ansia


L'ansia è un'emozione di base caratterizzata da uno stato di attivazione più o meno intenso e duraturo, a seguito di una situazione specifica percepita come pericolosa e immediatamente individuabile. Tale emozione si traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, nella ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga, nonché in una serie di fenomeni neurovegetativi come palpitazioni, dolori al petto, respiro corto, nausea, tremore, aumento della sudorazione, le vertigini etc...

Tali fenomeni dipendono dal fatto che, ipotizzando di trovarsi in una situazione di reale pericolo, l’organismo in ansia ha bisogno della massima energia muscolare a disposizione, per poter scappare o attaccare in modo più efficace possibile, scongiurando il pericolo e garantendosi la sopravvivenza. I segni somatici sono dunque un'iperattività del sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo "combatti o fuggi".
L'ansia costituisce quindi una importante risorsa, perché è una condizione fisiologica, efficace in molti momenti della vita per proteggerci dai rischi, mantenere lo stato di allerta e migliorare le prestazioni.

Negli ultimi tempi, sempre più persone ne lamentano la presenza e la difficoltà a gestirla ed è sempre più probabile sviluppare un disturbo d'ansia nel corso della vita. Quando l’attivazione nervosa è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, siamo infatti di fronte a un disturbo d’ansia, che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni.

Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-IV-Tr (2000) i disturbi d'ansia vengono suddivisi in:

  • Attacco di Panico: corrisponde a un periodo preciso durante il quale vi è l’insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura o terrore, spesso associati con una sensazione di catastrofe imminente. Durante questi attacchi sono presenti sintomi come dispnea, palpitazioni, dolore o fastidio al petto, sensazione di asfissia o di soffocamento, e paura di “impazzire” o di perdere il controllo.
  • Fobia Specifica: caratterizzata da un’ansia clinicamente significativa provocata dall’esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di evitamento.
  • Fobia Sociale: caratterizzata da un’ansia clinicamente significativa provocata dall’esposizione a certi tipi di situazioni o di prestazioni sociali, che spesso determina condotte di evitamento.
  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo: caratterizzato da ossessioni (che causano ansia o disagio marcati) e/o compulsioni (che servono a neutralizzare l’ansia.
  • Disturbo Post-traumatico da Stress: caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da sintomi di aumento dell’attivazione e da evitamento di stimoli associati al trauma.
  • Disturbo Acuto da Stress: caratterizzato da sintomi simili a quelli del Disturbo Post-traumatico da Stress che si verificano immediatamente a seguito di un evento estremamente traumatico.
  • Disturbo d’Ansia Generalizzato: caratterizzato da almeno 6 mesi di ansia e preoccupazione persistenti ed eccessive.
  • Disturbo d’Ansia Dovuto ad una Condizione Medica Generale: caratterizzato da sintomi rilevanti di ansia ritenuti conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica generale.
  • Il Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze è caratterizzato da sintomi rilevanti di ansia ritenuti conseguenza fisiologica diretta di una droga di abuso, di un farmaco o dell’esposizione ad una tossina.
  • Il Disturbo d’Ansia Non Altrimenti Specificato viene incluso per la codificazione di disturbi con ansia o evitamento fobico rilevanti che non soddisfano i criteri per nessun specifico Disturbo d’Ansia definito in questa sezione (o sintomi di ansia a proposito dei quali sono disponibili informazioni inadeguate o contraddittorie).