L'ansia è un'emozione di base caratterizzata da uno stato di attivazione più o meno intenso e duraturo, a seguito di una situazione specifica percepita come pericolosa e immediatamente individuabile. Tale emozione si traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, nella ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga, nonché in una serie di fenomeni neurovegetativi come palpitazioni, dolori al petto, respiro corto, nausea, tremore, aumento della sudorazione, le vertigini etc...
Tali fenomeni dipendono dal fatto che, ipotizzando di trovarsi in una situazione di reale pericolo, l’organismo in ansia ha bisogno della massima energia muscolare a disposizione, per poter scappare o attaccare in modo più efficace possibile, scongiurando il pericolo e garantendosi la sopravvivenza. I segni somatici sono dunque un'iperattività del sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo "combatti o fuggi".
L'ansia costituisce quindi una importante risorsa, perché è una condizione fisiologica, efficace in molti momenti della vita per proteggerci dai rischi, mantenere lo stato di allerta e migliorare le prestazioni.
Negli ultimi tempi, sempre più persone ne lamentano la presenza e la difficoltà a gestirla ed è sempre più probabile sviluppare un disturbo d'ansia nel corso della vita. Quando l’attivazione nervosa è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, siamo infatti di fronte a un disturbo d’ansia, che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni.